Coviello Francesco Mauro

Francesco Mauro Coviello
Bibliografia e Biblioteconomia musicale
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+39 06 36096720

Biografia

Si è laureato in Materie Letterarie ad indirizzo artistico-musicale presso l’Università degli Studi di Torino – oggi DAMS – discutendo una tesi in Storia del Melodramma, relatore Prof. Paolo Gallarati; ha successivamente conseguito il diploma di specializzazione in Beni Archivistici e Librari, presso la facoltà di Archivisti e Bibliotecari dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma con una tesi in Tecnica della Catalogazione Musicale, nella specifica della catalogazione dei libretti d’opera.

La sua attività professionale si è incanalata su tre diversi fronti: il settore specificamente musicologico, l’attività giornalistica come critico musicale e quello bibliografico e biblioteconomico legato alla musica.
Ha dato inizio alla sua professione nel 1984 con la pubblicazione di Elementi di musica bizantina, Loffredo Editore, Napoli, in cui, a distanza di cinquant’anni dall’ultima trattazione, affronta l’interpretazione di testimonianze manoscritte sulla musica bizantina che vanno oltre le comuni difficoltà di ordine diplomatico (hic greco medievale, imbarbarito da fenomeni e stilemi slavi ed ebraici) per inserirsi nella dibattuta quaestio di un sistema di notazione musicale ancora da scoprire ed esamina gli scogli relativi alla stampa di questo genere di neumi. Numerosi sono stati i consensi di docenti di Università americane che hanno sancito e confermato lo spirito divulgativo del libro nei confronti di una materia così complessa e poco conosciuta. Nello stesso anno segue Sessoriano 71 un problema paleografico, Loffredo Editore, Napoli, in cui la problematica principale è relativa all’interpretazione di un codice conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, realizzata al fine di agevolare la lettura di un testo sacro. Le edizioni musicali e la tradizione manoscritta, Loffredo Editore, Napoli, 1984, tratta della storia specifica delle vicende subite dai testi prima di essere fissati dalla stampa e degli ardui problemi affrontati dalla complessa stampa musicale con la sua triplice impressione.
Nel 1985, su incarico del Comune di Tolentino (Mc), in occasione dell’inaugurazione del Teatro Vaccai, ha compilato il Catalogo dei manoscritti di Nicola Vaccai della Biblioteca Comunale Filelfica, con introduzione di Bruno Cagli. Il Catalogo, oltre ad avere una caratteristica suddivisione dei vari settori di opere, è arricchito da una preziosa sezione riguardante la tradizione manoscritta e a stampa. Positiva è stata la reazione della critica, dalla definizione di “bel catalogo” di Giovanni Carli Ballola, riportata sul settimanale L’Espresso, ai numerosi articoli su quotidiani nazionali come la Repubblica, il Tempo, Il Messaggero, etc..
Nel 1986 il Comune di Fossombrone (Ps), per stabilire la paternità di alcuni frammenti cartacei ritrovati nella Biblioteca Civica Passionei, lo incarica di rievocare la figura di Ottaviano De’ Petrucci. Di quell’appassionato lavoro di ricerca è frutto: Dalla tradizione manoscritta all’invenzione dei caratteri mobili della musica Ottaviano De’ Petrucci Inediti della Biblioteca Passionei. Per la realizzazione del lavoro si avvalse della collaborazione di Claudio Sartori della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, Gunter Brosche della Osterreichische Nationalbibliothek di Vienna e Manuel Leòn Carrasco della Biblioteca Capitular y Colombina di Siviglia che furono testimoni del procedere del lavoro. Sempre nel 1986 gli viene affidata la consulenza musicale per la realizzazione di alcune videocassette volute dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e realizzate dalla Soprintendenza per i beni artistici e storici di Matera. Lo scopo era quello di documentare la tradizione musicale e corale di Puglia e Basilicata, fino a risalire alle origini del canto basiliano. La ricerca si inseriva nel solco già tracciato dagli studi del Coviello e da qui il rinnovato entusiasmo che lo spinge a tenere una serie di conferenze sul tema: La musica bizantina e il sentimento religioso dagli antichi cenobi ai conventi basiliani dei nostri giorni (Genova, Foggia, Sannicandro Garganico, Salerno, Potenza, etc.).
L’anno successivo sulla rivista Musica & Scuola cura la Storia dei Conservatori d’Italia, pubblicando quattro inserti relativi alla nascita del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli.
È del 1990 la trattazione del “Magnificat” in Storia Ecumenismo Arte in Lucania a 600 anni dall’Istituzione della Festa della Visitazione, atti del Convegno Internazionale, tenutosi a Matera nel settembre di quell’anno, cui presero parte eminenti personalità del mondo della cultura.
In seguito, oltre alla assidua collaborazione con riviste musicologiche, si è occupato anche di problemi sociali ed occupazionali collaborando con “La Gazzetta dei Concorsi” di Roma. Nel 1993 fonda e dirige Ragguagli di Parnaso – Rivista di arte, musica e cultura, Loffredo Editore, Napoli.
È inoltre direttore responsabile di periodici che trattano della problematiche della musica dal punto di vista della scuola.
Vede la luce sul finire del ventesimo secolo Nascita e sviluppo della “Commedeja pe’ mmuseca” a Napoli, A.C.M. Edizioni, Matera 1999, che pone in essere la formazione dell’ipotesi di una derivazione della commedia per musica dalla villanella dialogata, cui segue il Catalogo dei primi anni di attività del Teatro di San Carlo.
È del 2004 la prefazione all’interessante saggio di Rosa Corrado Orazio Vecchi musico-poeta – le Canzonette a quattro voci, Aracne Editrice, Roma; cui segue nel 2007 la prefazione al Catalogo a stampa della donazione musicale Gaetano Tarantini custodito presso la Biblioteca Comunale “G. Bovio” di Trani a cura di M. R. De Simone, A.C.M. Edizioni.
Negli ultimi anni ha pubblicato saggi e articoli si riviste specializzate.

Nel 1983 è stato Direttore della Biblioteca del Conservatorio di Musica “U. Giordano” di Foggia, nel 1984 è passato al Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera ove ha prestato servizio fino al 2014; è stato Presidente di Commissione per le graduatorie nazionali per titoli per Storia ed Estetica della Musica nel 1996 ed inoltre Presidente di Commissione per il concorso a cattedra per esami di Bibliotecario F070, legge 124/99.
In possesso di numerose idoneità per titoli per l’insegnamento di Bibliotecario, Storia della Musica e Storia della Musica per Didattica della Musica nei Conservatori, è vincitore del concorso a cattedra per esami per Letteratura poetica e drammatica ed ha prestato contemporaneamente servizio quale docente di Organologia, Ascolto guidato, Storia della Musica e Didattica dell’Educazione Musicale nei Corsi Speciali, L.270/82 art. 44, indetti dai Conservatori di Potenza e Matera.
Direttore del Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera per il triennio 2002-2005, oltre a curare l’ordinaria attività artistica istituzionale (concerti, saggi, master-class), assume la direzione artistica di numerose iniziative quali l’esecuzione dei cinque concerti di Beethoven per pianoforte e orchestra, ospitando in Conservatorio direttori di fama internazionale. È direttore artistico di varie attività concertistiche e coordina la realizzazione di ben due C. D. in collaborazione con la Questura di Matera; è presente, inoltre, in numerose manifestazioni con enti pubblici quali: Regione Basilicata, Provincia di Matera, Prefettura, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria.
Attualmente è docente di Biblioteconomia e Bibliografia Musicale del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” in Roma.