Cupola

Il suono di Piero

“Il suono di Piero” è una installazione per l’ascolto immersivo dedicata allo specialista audio e celebre fonico Piero Schiavoni, scomparso nel gennaio del 2013. E’ stato docente di Elettroacustica presso il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.

Schiavoni ha dato importantissimi contributi alla realizzazione delle prime cinque edizioni del festival internazionale di musica elettroacustica EMUfest di cui, insieme agli studenti del corso di musica elettronica, ha curato tutti gli aspetti tecnici relativi alle oltre 100 opere eseguite in ciascuna edizione.

Subito dopo la scomparsa di Piero Schiavoni si decise di stendere comunque il progetto della cupola sonora e di realizzarla in tempo per la successiva edizione di EMUfest, quindi, per l’ottobre 2013. Considerata la complessità del progetto ed i tanti aspetti della sua realizzazione, gli otto mesi disponibili erano pochissimi, ma l’impegno fu davvero corale e l’obiettivo fu raggiunto. Sia la Direzione che l’Amministrazione del Conservatorio svolsero i compiti relativi al reperimento  delle risolse ed alla loro allocazione con rapidità e, da  parte nostra, il gruppo operativo per la progettazione e realizzazione dell’artefatto, le tappe, l’una dopo l’altra, furono tutte rispettate.

Il progetto

L’installazione è costituita da una semisfera del diametro di 6 m, che può accogliere un piccolo pubblico di circa 25 persone al massimo.
La semisfera è attrezzata con 22 altoparlanti disposti su tre cerchi posti ad altezza appropriata. Tali cerchi sono tangenti alla semisfera e distanziati di 36 GRD a partire dall’equatore dove è posizionato il primo cerchio, rialzato a 120 cm. dal pavimento e cioè circa all’altezza dell’orecchio degli ascoltatori.
Il progetto tende alla miglior distribuzione della potenza acustica sulla superficie della sfera e, al possibile,  minimizza il numero dei cerchi per limitare ingombri e costi. 

L’inaugurazione

L’installazione “Il suono di Piero” fu inaugurata il 21 ottobre 2013 in occasione della sesta edizione di EMUfest (International Electroacoustic Music Festival del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma). La cerimonia d’inaugurazione comprendeva la posa di una targa dedicata a Piero Schiavoni da parte dell’allora direttore del Conservatorio M. Edda Silvestri e dell’allora coordinatore del Dipartimento di Musica Elettronica M. Giorgio Nottoli, una descrizione dell’installazione da parte di quest’ultimo e l’esecuzione di una composizione commissionata per l’occasione a Tommaso Cancellieri, neolaureato del Corso di Musica Elettronica, dal titolo “Voliera” per percussioni e live electronics.

Il futuro

Il Conservatorio “Santa Cecilia”, per iniziativa del direttore Roberto Giuliani, sta lanciando un nuovo programma di attività basato sull’installazione “Il suono di Piero”. Il programma contempla sia la ricerca che la produzione musicale ed ha come obiettivo l’approfondimento dell’utilizzo dello spazio d’ascolto immersivo nella composizione contemporanea.
Malgrado le molte esperienze e progressi compiuti in questo campo, restano importanti interrogativi che riguardano il rapporto fra musica e spazio d’ascolto e il far musica con sorgenti in movimento localizzate in tale spazio. Quando e a quali condizioni tale localizzazione può divenire parte integrante del discorso musicale? In questo contesto, ricerca e produzione saranno intimamente legate. Sarà la stessa equipe a formulare e sperimentare le ipotesi di ricerca e assistere i compositori invitati a realizzare opere che siano orientate in modo specifico alla localizzazione di sorgenti sonore nello spazio d’ascolto.

 

L’ascolto immersivo per il pubblico

A valle della produzione vi è la necessità di rendere possibile al pubblico l’esperienza dell’ascolto immersivo. La codifica binaurale consente di diffondere opere musicali immersive presso il grande pubblico, per esempio mediante le piattaforme disponibili nel web, ma l’ascolto condiviso in concerto è assolutamente irrinunciabile. Per questo, l’attività di ricerca perseguirà l’obiettivo di rendere trasportabile la cupola di altoparlanti e di rendere le strategie di montaggio abbastanza flessibili da adattare l’artefatto ad ambienti di differenti dimensioni. Il Conservatorio “Santa Cecilia” si avvarà della collaborazione di istituzioni di ambito scientifico e artistico fra cui l’Università di Roma “Tor Vergata” e l’Associazione “Nuova Consonanza” di Roma.
A breve la costituzione di una equipe di ricerca e di una commissione artistico/scientifica che consentiranno la pianificazione e lo sviluppo dell’intero programma di attività.