Il Liutaio
Il Liutaio è l’artista/artigiano di sempre che porta avanti la propria arte e gli insegnamenti ricevuti con fervida dedizione e disciplina quasi monacale.
Che siano violini, viole, violoncelli o contrabbassi, chi si immerge con passione nella liuteria si troverà catapultato di tre secoli indietro: sgorbie seghe, pialle, sandracca, mastice in lacrime, gomma gutta e sangue di drago saranno il suo pane quotidiano.
Il Conservatorio di Musica Santa Cecilia ha istituito dall’anno accademico 2010/2011 un Corso di Liuteria ad opera del docente:
M° Mauro Fabretti, allievo del M° Rodolfo Marchini, ultimo erede della bottega di Giuseppe Lucci, discendente della scuola Bisiach (Laboratorio di liuteria, costruzione e restauro degli strumenti ad arco, restauro e incrinatura dell’arco).
Il corso si articola in 15 ore teoriche sulla storia e la costruzione degli strumenti e 150 ore di laboratorio, dove gli allievi suddivisi in corso base e corso avanzato, affrontano la costruzione degli strumenti ad arco: viole, violini, violoncelli e contrabbassi; restauro e conservazione degli strumenti antichi; costruzione, incrinatura e restauro dell’arco.
Gli strumenti realizzati dagli allievi, rimangono di proprietà del Conservatorio che cede in prestito gratuito agli allievi che ne fanno richiesta.
Gli allievi che si iscrivono ogni anno sono circa 30 tra cui studenti interni del Conservatorio che lo scelgono come materia elettiva, allievi stranieri del progetto Erasmus e allievi esterni, scelti in base al loro curriculum.
15 ore dedicate alle basi teoriche sulla storia e la costruzione degli strumenti
Gli allievi suddivisi in corso base e corso avanzato, affrontano la costruzione degli strumenti ad arco: viole, violini, violoncelli e contrabbassi; restauro e conservazione degli strumenti antichi; costruzione, incrinatura e restauro dell’arco.
La scuola di liutai
I capostipiti di questa nobile arte sono Gasparo Bortolotti detto da Salò e Andrea Amati, che secondo le notizie più attendibili, iniziavano la loro opera verso la metà del XVI secolo, anche se nell’iconografia più antica appaiono strumenti con molte similitudini.
Il periodo aureo della liuteria per gli strumenti ad arco moderni cha va dal 1570 al 1750, sviluppatosi con gli Amati e con Maggini, raggiunge il massimo splendore con gli strumenti impareggiabili del grande genio Cremonese Antonio Stradivari, sostenuto con i lavori di Giuseppe Antonio Guarnieri detto del Gesù e declina con la scomparsa di grandi maestri come Bergonzi, Gagliano e Guadagnini.