Si diploma in pianoforte nel 1946 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Inizia lo studio della composizione nel 1941 divenendo ben presto allievo di Alfredo Sangiorgi, e nell’immediato dopoguerra viene per la prima volta eseguita una sua composizione. Nel 1952 a Roma dove diviene allievo di Goffredo Petrassi, sotto la cui guida si diploma nel 1954 sempre presso il Santa Cecilia.
Dopo aver iniziato sedicenne gli studi di canto al Conservatorio di Milano, seguì a Roma la sua insegnante, Jolanda Magnoni, e si diplomò al Conservatorio Santa Cecilia. Nel 1973 fece il suo debutto teatrale al Comunale di Treviso in Lucia di Lammermoor. Sul piano internazionale, esordì nel dicembre 1979 al Metropolitan Opera House come Gilda.
Mostrò sin da piccolissimo grandi attitudini per il canto. Dopo il trasferimento a Roma del 1907, vinse una borsa di studio e si poté iscrivere finalmente al Conservatorio Santa Cecilia, dove studiò sotto la guida di Enrico Rosati. Nel giugno 1914 fu ammesso al saggio finale del conservatorio. Il debutto teatrale avvenne al Teatro Sociale di Rovigo nell’ottobre 1914 come Enzo ne La Gioconda.
Dopo il diploma nel 1936 fu violista di fila nell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 1934 esibendosi nella sala dell’Augusteo di Roma. In seguito, diplomatosi nel 1939 in composizione al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, consegue nel 1941 il diploma di perfezionamento in direzione d’orchestra, iniziando la carriera nei Concerti sinfonici dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nata a Seoul (Corea del Sud), si diploma nel 1980 alla Sun Hwa Arts School in canto e pianoforte. Dopo due anni nel dipartimento di musica vocale alla Seoul National University, nel 1983 Jo lascia la SNU per studiare al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Tra i suoi insegnanti c’erano Carlo Bergonzi e Giannella Borelli. Si è laureata nel 1985 con una specializzazione in tastiera e voce.
Studia canto sotto la guida del baritono Antonio Cotogni presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, ma è costretto ad interrompere gli studi perché chiamato a combattere nella Prima guerra mondiale. Al suo ritorno a Roma, morto il suo vecchio amato maestro e non trovando consono alla sua voce il nuovo docente cerca di affrettare i tempi del debutto procurandosi delle audizioni. Esordisce con successo nel 1919 a Viterbo ne I puritani di Vincenzo Bellini.
Viene avviato alla musica dal padre a soli 7 anni e nel 1934 inizia lo studio della composizione con A. Pedrollo. Maderna prosegue gli studi musicali presso i conservatori di Milano, Roma e Venezia, diplomandosi nel 1940 con Alessandro Bustini e perfezionandosi poi sotto la guida di importanti docenti, quali Gian Francesco Malipiero, Antonio Guarnieri e Hermann Scherchen.
Anna Magnani intraprese molto presto lo studio del pianoforte e si iscrisse al Conservatorio Santa Cecilia, dove rimase per due anni. Dopo un periodo ad Alessandria d’Egitto in visita alla madre, una volta rientrata a Roma decise di abbandonare lo studio della musica, che non la soddisfaceva pienamente, e si indirizzò verso la recitazione, dando il via alla carriera artistica nel cinema.
A 16 anni inizia la sua carriera come pianista come allievo di Renzo Silvestri e nel 1960 esordisce sul podio, dedicandosi soprattutto al repertorio novecentesco (Bartók, Berg e Kabalevski). Dal 1969 al 1971 è Direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli e nel 1970 viene eletto Accademico di Santa Cecilia a Roma e Presidente dell’Accademia Filarmonica di Bologna.
Studiò al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si diplomò prima in tromba e poi in composizione, sotto la guida del compositore Goffredo Petrassi; ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più importanti, prolifici e influenti compositori cinematografici di tutti i tempi.
Allievo di Renzo Silvestri, ha suonato in tutti i continenti esibendosi nelle più importanti sale, con rinomate orchestre e con famosi direttori. Oltre alla concertistica ha svolto attività didattica in Italia, come titolare della cattedra di perfezionamento di pianoforte all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e all’estero. Professore emerito e Accademico di Santa Cecilia, è stato membro di giurie in concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
La formazione musicale di Nino Rota è stata molto precoce: entrato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel 1923, è stato allievo di Paolo Delachi e Giulio Bas. Successivamente Nino Rota studiò privatamente con Alfredo Casella a Roma (dopo aver studiato, a Milano, con Ildebrando Pizzetti), conseguendo il diploma in composizione musicale all’Accademia di Santa Cecilia nel 1929.
Ha compiuto gli studi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Dapprima violinista,nel 1956 per una serie di casualità passa alla viola, strumento il cui fascino lo ammalierà completamente. Si è dedicato con entusiasmo all’insegnamento in diversi conservatori di stato, per le cattedre di violino, viola e musica da camera.È stato Accademico di Santa Cecilia.
Inizia molto giovane lo studio della musica e l’attività concertistica. Allieva di Michelangelo Abbado, si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in violino (1930) e composizione (1935). E’ stata titolare della cattedra di perfezionamento all’Accademia di Santa Cecilia dal 1941.
Studia il pianoforte sin da piccolo sotto la guida dei genitori e a tredici anni è al conservatorio di Parigi, dove prosegue lo studio del pianoforte con Louis Diémer e composizione con Gabriel Fauré, coadiuvato dal più eclettico e accademico Maurice Ravel. Esordì come direttore d’orchestra nel 1908 a Monte Carlo.Torna in Italia durante la Prima guerra mondiale e insegna pianoforte presso il Conservatorio Santa Cecilia a Roma.
Professore di organo e composizione organistica al conservatorio Santa Cecilia di Roma dal 1975 al 2002, è stato ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la tutela degli organi antichi dell’intero territorio nazionale. Presidente dell’associazione organistica del Lazio, fu fondatore e direttore artistico dell’accademia organistica elpidiense.
Dopo essersi diplomata in pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli nel 1934, con il maestro Alessandro Longo, intraprese una lunga carriera concertistica durata quasi ottant’anni. Si perfezionò al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, dove studiò con Alfredo Casella. Alla carriera concertistica affiancò quella di docente presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove formò centinaia di pianisti.
Lasciò gli studi di ingegneria per dedicarsi alla composizione musicale, allievo di Daniele Paris a Roma e di Harald Genzmer alla Musikhochschule di Friburgo in Brisgovia. Sul finire degli anni ’50 cominciò a interessarsi alla musica elettronica e al concetto di alea nella musica. Nel 1974 venne nominato docente di Musica elettronica presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, ruolo che ricoprì fino alla morte.
Diplomato presso il Conservatorio di Bologna in violino, pianoforte, organo e composizione, affiancò la carriera concertistica a un lungo percorso dedicato all’insegnamento. Dal 1947 fu docente incaricato della classe di esercitazioni orchestrali poi di quella di lettura della partitura presso il Conservatorio Santa Cecilia a Roma. Nel 1960 divenne ottenne la cattedra di Direzione d’Orchestra, poi trasformata in Corso di Perfezionamento, presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia e lo svolse fino al 1981.
Inizia gli studi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, diplomandosi nel 1942 sotto la guida di Arrigo Tassinari. Grazie alla vastità del repertorio, che spaziava dalla musica classica a quella leggera e popolare, e all’abilità unanimemente riconosciuta, Severino Gazzelloni arrivò presto ad avere una grandissima fama internazionale. Per la bravura e la personalità esecutiva fu attribuito a Gazzelloni il soprannome di “flauto d’oro”.
A otto anni inizia a studiare composizione con Ottorino Respighi e successivamente pianoforte e organo con Raffaele Manari. Nel 1934 diviene professore di organo presso il Conservatorio Santa Cecilia fino al 1976. Nel 1932 fonda, insieme al conte Chigi, l’Accademia musicale Chigiana di Siena. Negli anni tra il 1948 e il 1959 svolse la mansione di organista presso la Basilica di San Pietro in Vaticano. Nel 1936 divenne anche membro dell’Organ Music Society.
Pianista, organista (Hammond) e direttore d’orchestra, è sempre stato all’avanguardia nel campo della musica leggera. Ha fatto anche degli esperimenti in radio producendo diverse composizioni di musica elettronica. Dal 1955 fece parte dell’organico del Sestetto Azzurro della RAI, diretto da Alberto Semprini, dove suonava l’organo Hammond.
Si diploma nel 1928 al Conservatorio di Bologna e si perfeziona con Arrigo Serato all’Accademia di Santa Cecilia a Roma e con Carl Flesch a Berlino. Nel 1931 inizia una brillante carriera debuttando con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Bernardino Molinari. L’intensa attività didattica, iniziata a Bari nei primi anni ‘30, prosegue presso il Conservatorio di Napoli e presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, e si conclude come Professore Emerito del corso di violino presso l’Accademia di S. Cecilia.
Allievo di Renzo Silvestri, ha suonato in tutti i continenti esibendosi nelle più importanti sale, con rinomate orchestre e con famosi direttori. Oltre alla concertistica ha svolto attività didattica in Italia, come titolare della cattedra di perfezionamento di pianoforte all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e all’estero. Professore emerito e Accademico di Santa Cecilia, è stato membro di giurie in concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
Conosciuto maggiormente per aver scritto Tecnica superiore semplificata, molto usato nei conservatori italiani e non. Si è diplomato nel 1958 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la guida di Guido Battistelli. Nel 1986 forma, insieme con Salvatore Accardo e Rocco Filippini, l’Accademia Stauffer con sede a Cremona.
Allievo di Renzo Silvestri, ha suonato in tutti i continenti esibendosi nelle più importanti sale, con rinomate orchestre e con famosi direttori. Oltre alla concertistica ha svolto attività didattica in Italia, come titolare della cattedra di perfezionamento di pianoforte all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e all’estero. Professore emerito e Accademico di Santa Cecilia, è stato membro di giurie in concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
Nel 1896 studiò sotto la guida di Telesforo Righi e Giovanni Tebaldini presso il Conservatorio di Parma. Nel 1901 si diplomò in composizione e divenne maestro sostituto al teatro Regio di Parma. Nel 1924 divenne direttore del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e nel 1936 divenne docente del corso di alto perfezionamento in composizione presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma. Fu inoltre collaboratore dell’Enciclopedia e dell’Istituto Treccani, particolarmente attivo nei processi di riforma delle istituzioni scolastiche musicali.
Iniziò gli studi di pianoforte e violino sotto la guida del padre, per poi frequentare la classe di composizione di Giuseppe Martucci e la classe di violino di Federico Sarti presso il Conservatorio di Bologna. Si trasferì a Roma nel 1913 dove visse per il resto della sua vita; fu docente di composizione del Conservatorio Santa Cecilia, di cui fu anche direttore dal 1923 al 1926. Il 23 marzo 1932, Respighi fu eletto Membro dell’Accademia d’Italia fondata da Benito Mussolini.
Allievo di Licinio Refice e Raffaele Manari, si diploma in Canto gregoriano e Composizione presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, e diviene dal 1933 titolare della Cattedra di Organo principale e di Organografia dello stesso Istituto. Successivamente gli verrà affidata la Cattedra di clavicembalo al Conservatorio Santa Cecilia di Roma,la prima del genere in Italia.
Dopo aver iniziato gli studi musicali a Napoli, si diplomò in pianoforte nel 1932 all’École Normale de Musique di Parigi, dove proseguì gli studi con Alfred Cortot. Al suo ritorno in Italia si concentrò fin da giovane in modo particolare sull’attività didattica, insegnando nei Conservatori di Udine, Palermo, Napoli (dal 1942 al 1970) e Roma. I brillanti successi delle sue innovazioni nel campo della tecnica pianistica lo resero rapidamente celebre nel mondo.